Il campione azzurro si arrende in due set (6-3, 6-3) contro il serbo, questa sera decisamente al top della forma: è il settimo sigillo, meglio anche dello svizzero
TORINO – Jannik Sinner non ce l’ha fatta. Troppo forte questa sera Novak Djokovic che conquista il trofeo delle Nitto ATP Finals, il 98° della sua fantastica carriera, con una partita praticamente perfetta battendo il giovane talento di San Candido con il punteggio di 6-3, 6-3 in un’ora e 43 minuti di gioco.
Nole partita perfetta, Sinner resiste ma non basta
La superiorità del serbo nella finale di Torino è stata netta, l’azzurro ha provato a resistere e a reagire ma l’efficienza al servizio di Nole è stata impressionante (91% i punti vinti dal serbo con la prima, 64% con la seconda) non lasciando di fatto alcuna possibilità all’azzurro (solo 2 le palle break concesse in tutta la partita). A Djokovic nel primo set è bastato il break ottenuto al quarto gioco per spianargli subito la strada. Nel secondo parziale è partito ancora più forte e ha strappato nuovamente il servizio all’azzurro. Rispetto al primo set Sinner ha avuto anche due opportunità per rientrare in corsa ma Nole è stato bravo e puntuale a rimontare nel sesto gioco e quindi a chiudere ancora una volta per 6-3.
Il pubblico del Pala Alpitour ha fatto di tutto per trascinare il suo idolo: epico rimarrà il settimo game del secondo set, durato oltre 15 minuti e vinto dall’azzurro (che ha permesso a Jannik di accorciare sul 4-3) ma oggi contro questo Djokovic, preciso e costante in ogni fondamentale, c’era poco da fare. Bellissimo il caloroso abbraccio finale nel momento della premiazione in cui Sinner, idolo di casa, è stato nuovamente sommerso dall’affetto dei tifosi presenti.
Tornando alla partita anche nella statistica dei vincenti e degli errori non forzati si può notare il divario tra i due giocatori questa sera: 20/5 per Djokovic, 19/12 il conto per Sinner. Ma è soprattutto negli scambi da fondo che il serbo è apparso più costante e fluido rispetto all’azzurro, forse un po’ stanco nei momenti decisivi. Non è comunque da sottovalutare il cuore messo in campo da Jannik che ha lottato come un leone nel tentativo di rimontare un match davvero complicato.
Djokovic leggendario: superato Federer, rivincita con Sinner
Per il campione serbo, numero 1 del mondo, è il settimo trionfo alle Finals, superato anche Roger Federer (che ne ha vinte sei): il campione da battere è ancora una volta lui. Djokovic chiude così un anno straordinario (lunedì saranno 400 le settimane al comando della classifica ATP in carriera) dopo aver conquistato tre Slam su quattro nel 2023 e perdendo solo la finalissima di Wimbledon dopo l’epica maratona contro Alcaraz. Non solo: Nole si prende anche la rivincita proprio contro Sinner che lo aveva battuto nel girone.
Sinner, ATP Finals comunque indimenticabili
Per Jannik resta la straordinaria cavalcata alle Finals di Torino e comunque la consapevolezza di essere al livello dei più forti, comunque battuti tutti in questa parte finale della stagione. Per lui era la quattordicesima finale a livello internazionale: dieci le vittorie e quattro le sconfitte. Il futuro, in ogni caso, è tutto nelle mani dell’azzurro che nei prossimi mesi potrà scrivere ancora nuove pagine di storia.