di Floriana Rullo
Bloccata per smottamento la ferrovia Cuneo-Ventimiglia, chiuso il Colle dell’Agnello. Niente lezioni nel Cuneese e nell’Alessandrino.
Vento, frane e strade chiuse. Ampiamente annunciato, il maltempo, dopo la lunghissima estate, torna a fare danni in Piemonte.
Le frane
Il traffico ferroviario sulla Ventimiglia-Cuneo è interrotto in entrambi i sensi da stamattina a causa di uno smottamento e conseguente caduta massi in territorio francese, dopo Breil, in alta val Roya.
Il treno delle 6.18 non è potuto partire per l’allerta frane e al momento circolano solo quelli tra Limone Piemonte e Cuneo. Non è escluso che la ferrovia rimanga chiusa fino a domai.
Nella mattinata anche il Colle dell’Agnello è stato chiuso. La decisione è stata presa in seguito alla diramazione del bollettino di allerta meteo diramato dalla Regione con allerta «arancione» nel settore della valle Varaita. In accordo con il dipartimento Hautes Alpes, che gestisce la parte francese del valico, è stata decisa a chiusura della strada, in via preventiva, fino a quando non saranno ripristinate le condizioni di sicurezza e di regolare viabilità.
A Caprauna, nel Cuneese a causa di uno smottamento del terreno è precipitato un grande masso sulla strada che porta ad Aquila d’Arroscia. Non sono rimaste coinvolte auto. Sotto osservazione anche il torrente Gesso fuori Cuneo e a Borgo San Dalmazzo, molto ingrossato.
Frana anche ad Ormea, sulla strada che collega Ponte di Nava e Quarzina. Sotto osservazione il Tanaro e i corsi d’acqua minori. Nel Gaviese – dalle stime indicate dalla Provincia – sono già caduti da ieri oltre 60 millimetri di pioggia, nell‘Alto Acquese si superano i 120 a Ponzone, i 100 in Alta Val Borbera e i 60 ad Arquata Scrivia.
Pioggia e vento
Il traffico ferroviario sulla Ventimiglia-Cuneo è interrotto in entrambi i sensi da stamattina a causa di uno smottamento e conseguente caduta massi in territorio francese, dopo Breil, in alta val Roya.
Il traffico ferroviario sulla Ventimiglia-Cuneo è interrotto in entrambi i sensi da stamattina a causa di uno smottamento e conseguente caduta massi in territorio francese, dopo Breil, in alta val Roya.
Dal pomeriggio è prevista una piena dei fiumi, anche di quelli principali, senza tuttavia raggiungere i livelli di guardia. Gli innalzamenti più significativi sono previsti lungo l’asta del fiume Toce (Verbano-Cusio-Ossola); il livello del Lago Maggiore raggiungerà i valori massimi nella notte tra il 22 e il 23 ottobre.
L’allerta
Se oggi per tutta la regione era scattato l’allerta giallo per piogge e vento, era annunciato invece l’allarme arancione per alcune zone particolarmente a rischio.
Come la zona F Val Tanaro, dove i sindaci dei comuni di Ceva, Vincenzo Bezzone e Ormea, Giorgio Ferraris, hanno disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, mentre il sindaco di Mondovì, Luca Robaldo ha disposto la chiusura degli Istituti superiori.
«Per le prime ore della mattina di domani, 20 ottobre, – spiegano Bezzone, Ferraris e Robaldo – le previsioni fornite da ARPA segnalano fortissime piogge e, quindi, l’allerta arancione per l’ambito idrogeologico e gialla per l’ambito idraulico. Da qui la decisione di chiusura». Nel Cuneese è attivo il presidio della Protezione civile provinciale per assicurare i servizi di monitoraggio e pronto intervento in caso di necessità. Sono previste piogge intese a carattere di rovescio temporalesco accompagnate da vento su tutte le valli cuneesi al confine con Francia e Liguria con rischi di esondazioni dei corsi d’acqua secondari e l’attivazione di frane e smottamenti di versante.
Anche l’Alessandrino ha deciso la chiusura delle scuole per la giornata di oggi, venerdì. Da Gavi a Borghetto Borbera, da Arquata Scrivia a Grondona i comuni hanno deciso di tenere gli studenti a casa.
Il maltempo sta causando alluvioni e smottamenti in tutto il territorio delle Alpi marittime francesi, appena al di là del confine italiano e piemontese, in particolare nella zona di Saint-Martin-Vèsubie.
Nel capoluogo intanto le forti piogge stanno creando rallentamenti e disagi.